RIPARTIRE CON L’ANIMAZIONE NEI FAMILY HOTEL: 4 CHIACCHIERE CON Paolo Di Noia di Fashion Club Animazione

Animare e agire: partecipazione attiva, movimento, rinascita interiore.
Parlare di animazione in hotel in questo periodo (quasi) post-Covid, assume accezioni alle quali forse prima mai avremmo pensato, e che hanno portato la complessa riorganizzazione di questo servizio in cima ai pensieri di molti albergatori family.

Del resto, i risultati del nostro sondaggio sulla Vacanza 2020 ci raccontano di famiglie che in vacanza vogliono sicurezza e regole certe. Ma anche aree gioco per i loro figli, attività prevalentemente all’aria aperta, sorvegliate e in piccoli gruppi.

Difficile accontentarli?
Lo abbiamo chiesto ad uno espertissimo dell’animazione, Paolo Di Noia di Fashion Club Animazione, azienda leader nel settore dell’animazione turistica, assolutamente convinto che tutto si può –si deve!- fare, se si vuole essere fin da ora pronti e reattivi per il futuro che verrà.

Elisabetta Santandrea: Come è ripartita l’attività di animazione dopo il lockdown?

Paolo, Fashion Club Animazione:
Ora che diverse strutture hanno riaperto, devo dire che il clima è molto sereno. C’è un rispetto delle regole del tutto naturale e noi animatori indossiamo sempre la mascherina: questo tranquillizza molto i genitori.
L’animazione è organizzata in piccoli gruppi di 5 fino a un massimo di 10 bambini ogni operatore, in base alle attività da svolgere e alla fascia d’età.
Abbiamo anticipato nelle strutture l’organizzazione degli spazi, ad esempio mettendo adesivi a terra per favorire in modo naturale e giocoso il distanziamento fisico per la baby dance. Tutto diventa un gioco e questo contribuisce a creare un clima positivo.

 Elisabetta Santandrea Animazione sì o no: cosa suggerisci a un albergatore ancora indeciso sul da farsi?

Paolo, Fashion Club Animazione:
In questo 2020 l’animazione è quel qualcosa in più che contribuisce alla prenotazione. Chi ha deciso di non aprire o di togliere il servizio secondo me fa un errore. Capisco anche il punto di vista di chi deve pagare senza avere garanzia di prenotazioni, ma devo dire che gli hotel in cui lavoriamo stanno ricevendo tante richieste in last minute e i clienti sono più propensi a confermare se l’animazione è garantita.
La cosa importante è che l’ospite arrivi in hotel già informato. E qui entra in gioco l’albergatore: anticipare già in fase di prenotazione le regole da rispettare e le modalità di svolgimento dell’animazione, fa sì che il cliente sia già consapevole e sereno. Gli hotel aperti quest’anno avranno un vantaggio: sarà un “banco di prova” anche per il futuro. Nessuno può prevedere che nei prossimi anni non esistano più esigenze di distanziamento.

Elisabetta Santandrea: L’animazione in un giorno di pioggia: cosa fare se l’hotel ha pochi spazi interni?
Paolo, Fashion Club Animazione:
Lasciare che gli animatori possano allestire tutti quegli spazi interni, dalla hall alla sala ristorante, che fino a oggi non erano normalmente utilizzati per le attività ricreative. Le soluzioni ci sono, l’importante è che gli albergatori le accettino e siano consapevoli che costituiscono un valore aggiunto e non un problema.

Elisabetta Santandrea: Il 2020 avrà un gioco “must”, quello che per i bambini diventerà qualcosa di imprescindibile?
Paolo, Fashion Club Animazione:
Già la misurazione della temperatura, che facciamo ai bambini tutti i giorni, sta diventando un momento ludico. Stessa cosa per il lavaggio delle mani e il rispetto delle distanze. Insomma, le regole da rispettare diventeranno il gioco!